domenica 3 aprile 2011

Per non prendersi troppo sul serio...

Un'idea geniale per il vostro matrimonio? Una pasticcera di Little Walsingham, nella contea di Norfolk, ha “inventato” un abito da sposa fatto interamente di cioccolato bianco.
Quando inizia a sciogliersi parenti e amici leccano la sposa. Imperdibile.
(Fonte: Tgcom)

domenica 27 marzo 2011

Emé di Emé a Imola

Sono andata in visita a Imola da Emé di Emé ed è stato utile ed istruttivo. Anna è stata accogliente ed esaustiva, mi ha informata sui modelli, sui tessuti, sui prezzi e e mi ha permesso di scattare le fote, vi assicuro che non è così scontato! Gli abiti sono molto belli e ce n'è per tutti i gusti... e questo me lo aspettavo, una piacevole sorpresa invece sono state le scarpe: interessanti! Alla prossima visita, a presto, con una sposa...
Abiti per lei: Emé di Emé
Scarpe: Guido La Rocca, Penrose e O'pen di Penrose;
Per lui: Pal Zileri Cerimonia- Lubiam 1911

venerdì 4 marzo 2011

La cucina di Gian Battista PRIMA e DOPO

Piccolo budget, poco spazio e idee confuse, insieme a Gian Battista abbiamo risolto tutt'e tre i problemi ed ecco da dove siamo partiti e dove è arrivato Gian Battista dopo che ci siamo incontrati, ci abbiamo pensato e ne abbiamo parlato...
PRIMA:


e DOPO:

Spesa: Euro 1.250,00 Acquisti presso: Ikea, Mediaworld, rigattiere Imola

domenica 23 gennaio 2011

Fiera Forlì Sposi gennaio 2011

In questi giorni sono andata in fiera a forlì e ho visto alcune cose inressanti...
Il Grand Hotel di Cesenatico
www.grandhotel.cesenatico.fo.it
gli abiti da sposa Jo & Barkley
e una super macchina anni '70 che mi ha fatto venire in mente i mitici Starsky e Hutch!!!

giovedì 13 gennaio 2011

Manifesto di un negozio di dischi

Prima degli auguri vi ho lasciato con La Casa del Disco di Faenza, vi riprendo da lì perchè, forse si è già intuito..., quelle ragazze mi piacciono proprio! Ed è da un po' che volevo pubblicare il loro "Manifesto di un negozio di dischi":
Che lavoro fai?” “Gestisco un negozio di dischi”. “Davvero??? Nell’era del download?” Ogni santissima volta, me lo sento ripetere. E subito il senso di colpa esplode e circola fra i due nuovi amici, io, che gestisco un negozio di dischi, e l’altro, che scarica da emule come un forsennato. Che è come la Grande Abbuffata. Se avessi detto che sono E.T avrei ricevuto meno stupore, d’altronde oggi la tecnologia fa passi da gigante. L’era del download. quale era. quali generalizzazioni. E’ l’era del fast food, dello slow food, del vegetariano e delle sagre del cinghiale. C’è spazio per tutto. C’è chi scarica senza domandarsi cosa, c’è chi ascolta in streaming, c’è chi compra da itunes, c’è chi scarica perché non ha i soldi, c’è chi ascolta i CD, c’è chi ascolta le musicassette, c’è chi va matto per le edizioni limitate, c’è chi ascolta solo LP, c’è chi compra il CD e pure l’LP, c’è chi si porta il 45 giri ai concerti per farselo firmare dal cantante, c’è chi li chiama solo “vinili” perché “vinile” fa vintage mentre LP fa vecchio e basta, c’è chi ama la musica e se la gode con gusto, c’è chi ha rispetto per i musicisti e un lavoro portato alle nostre orecchie con spese e sacrifici, c’è chi soffre di bulimia da download e allora Sabato non è la sua festa. C’è spazio per tutti in questa era. Anche per noi, piccoli negozi di dischi.
Bello eh!?!?!?